Al confine meridionale della città di Catania, precisamente alle pendici dell’Etna, con 27 679 abitanti sorge Belpasso, in origine Malpasso. La prima menzione del paese, con il nome di Santa Maria del Passo risale al 1305. Il toponimo successivo di Malupassu (italiano Malpasso) potrebbe derivare dalle caratteristiche topografiche della zona. Molto interessante risulta l’analogia con lo spagnolo Malpaís, utilizzato per riferirsi ad un sito a nord di Lanzarote, nelle Canarie.

L’etimologia di questa parola risulta chiara nella combinazione di malo ‘cattivo, male’ e di país ‘territorio, area, paese’, il cui significato è segnatamente quello di ‘terra brulla, sommersa da lava scura soprattutto basaltica. Questo termine è entrato in uso anche in inglese come ispanismo, altrimenti noto come badland ‘terra scadente, inadeguata’.

Definita la scacchiera dell’Etna per la conformazione della sua pianta, è famosa per le numerose tradizioni religiose, tra cui quella dei Carri di Santa Lucia, e per l’iniziativa culturale “Città delle 100 Sculture” che ha trasformato il paese in un museo a cielo aperto, permettendo l’esposizione lungo piazze e strade di sculture in pietra lavica, realizzate da artisti emergenti e maestri d’arte.

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