Milo sorge alle pendici orientali dell’Etna ed è frequentata, soprattutto in estate, per il suo clima fresco rispetto alla calura che si riscontra al livello del mare. L’abitato è circondato da boschi che rendono l’aria fresca di montagna. Fu il duca Giovanni d’Aragona che intorno al 1340 fece costruire fra i boschi del Milo una chiesa dedicata a Sant’Andrea, alla quale assegnò un feudo ed ordinò che fosse priorato della Chiesa di Catania.

Giovanni trascorreva parte della stagione estiva a Milo, dove venivano spesso i potenti per incontrarsi con lui, sicché Milo assunse saltuariamente il ruolo di centro politico estivo della Sicilia. Lo sviluppo turistico di Milo ebbe inizio dopo la prima guerra mondiale, quando il fotografo tedesco Wilhelm von Gloeden venne a stabilirsi per qualche tempo a Rinazzo, quartiere tra Milo e Fornazzo.

La piazza principale, all’ingresso del paese, è un belvedere sulla costa ionica e sui comuni dell’entroterra che diradano fino al mare. Alle spalle si erge la chiesa Madre, dedicata al patrono Sant’Andrea, e costruita con la pietra lavica dell’Etna. Sotto il belvedere sorgono la villa comunale e l’anfiteatro Lucio Dalla. Nelle vie limitrofe si può arrivare facilmente alla Fontana della Rinascita, conosciuta anche come Antico Abbeveratoio, e il Mulino del Milo, che sono solo alcuni dei più importanti monumenti storici della città.

Tra le attrazioni più acclamate vi è il Parco Avventura Etna, il più grande parco di questo tipo presente nel sud Italia, che con le sue oltre 130 attrazioni riesce a far divertire ospiti di tutte le età, dai bambini fino agli adulti. Nelle immediate vicinanze del centro urbano si trovano i Borghi di Milo, alcune suggestive località che raccontano perfettamente la storia e le tradizioni del territorio. A Milo inoltre si tiene la manifestazione ViniMilo, tra le più importanti sagre enogastronomiche del territorio siciliano.

Quest’anno inoltre è stata realizzata una scultura a grandezza naturale dei cantautori Franco Battiato, siciliano di Riposto, che viveva nel paesino e Lucio Dalla bolognese, d’adozione siciliana che in quel territorio aveva spesso trovato ispirazione per le sue canzoni.

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