L’attuale centro urbano, sorto negli anni Trenta del Novecento, alcuni anni dopo la distruzione del precedente abitato, a seguito dell’eruzione lavica del 1928, è attraversato dalla Strada Statale 114 in posizione centrale rispetto a Giarre e Fiumefreddo di Sicilia, a nord di Catania. Non si conosce con precisione a quando risalga il primo abitato, certo è che papa Gregorio Magno in una sua epistola al vescovo di Taormina, nell’anno 593, alludendo a un antico monastero, probabilmente ubicato nei pressi dell’attuale paese di Vena, citò Mascali scrivendo: “…Quod est super Maschalas…” (“Che è sopra Mascali”).
Il paese ha un territorio molto vasto, che va dal parco dell’Etna al mare, con la frequentata spiaggia di Fondachello. Cosa vedere a Mascali? Sicuramente i resti di una Basilica Paleocristiana risalente al IV/V secolo d.C in cui sono preservati quasi intatti alcuni mosaici. Proprio di fianco ritroviamo la Chiesa della Nunziatella in cui si potranno ammirare dei bellissimi affreschi risalenti all’epoca Bizantina.
La frazione di Nunziata di Mascali è protagonista di un’altra chicca ovvero la leggendaria pedata di Sant’Agata, si tratta di un’orma presente sulla pietra lavica che la leggenda collega al passaggio di Sant’Agata mentre fuggiva dal Diavolo. Volendo continuare una sorta di itinerario religioso, in contrada Tamburino troviamo il Santuario della Madonna del Carmelo, anche questo caratterizzato da una leggenda e dalla presenza di un dipinto di grande valore storico.
E poi ancora il Castagno di sant’Agata o della nave, che alcune voci di quartiere dicono sia ben più grande del più famoso castagno dei Cento Cavalli. È famosa anche la produzione di Nerello Mascalese, vino aromatizzato dal sapore molto intenso.